È terminato il laboratorio didattico “Palermo e il mare: alla scoperta della biodiversità. Interventi formativi per nuove visioni del reale”, che ha avuto luogo presso la sede “a terra”, Scalo 5B, dell’associazione Lisca Bianca alla fiera del Mediterraneo.

Il progetto è nato con l’intenzione di far conoscere sia ai giovani partecipanti, che ancor di più agli studenti del proprio istituto non solo la ricchezza della biodiversità cittadina, ma ancor di più il suo valore didattico. Si è posto come risultato finale del laboratorio quello di far creare ai partecipanti materiali didattici sulla ricchezza della biodiversità della città di Palermo da utilizzare verso potenziali destinatari di un’attività formativa, essendo istituto coinvolto un liceo magistrale.
Il progetto ha previsto un’attività laboratoriale di 30 ore:
• 6 incontri da 3 ore con esperti in assetto a distanza o presso Scalo 5B;
• 3 escursioni della durata di 4 ore.

BIODIVERSITÀ: Che significa?

Il tema della biodiversità, teorizzato proprio a Palermo per la prima volta dallo scienziato americano Hutchinson negli anni ‘60, valorizza le comunità biologiche ricche di diverse specie viventi in quanto, maggiori sono i legami trofici esistenti maggiore è la sua stabilità e la capacità delle stesse a riadattarsi ai cambiamenti. La valorizzazione delle diversità può diventare un sottotema, cercandolo ed evidenziandolo tanto nella natura quanto nella società, osservando come le comunità in grado di includere tanti individui, rispettandone e sfruttandone le caratteristiche proprie, siano più virtuose e resilienti.

Il progetto

Gli incontri da tre ore sono stati destinati all’osservazione del nostro luogo di partenza, la Fiera del Mediterraneo, un luogo dove in tanti anni di incuria, la natura ha continuato la propria espansione colonizzando intere aree, mettendo in mostra i processi di insediamento delle specie più invasive a spese delle specie autoctone, esplicitando i fattori ambientali che favoriscono o ostacolano la biodiversità. I ragazzi si sono trovati ad utilizzare strumenti didattici, come le schede di osservazione, il campionamento e conseguente analisi macro e microscopica, per valutare i parametri che favoriscono l’insediamento di comunità variegate ovvero monospecie.
I dati raccolti, insieme a foto e video, sono stati utilizzati per costruire una narrazione, nella forma che le classi hanno preferito, per restituire quanto osservato e le considerazioni emerse rispetto agli aspetti sociologici che, metaforicamente, a queste si possono associare.

Le escursioni

Le escursioni sono state dei momenti di esplorazione di ambienti che, inaspettatamente, propongono soluzioni che la natura ha trovato per tollerare le interazioni con un ambiente antropizzato come la città di Palermo. Siamo partiti dal limitrofo parco della Favorita che ha una lunga storia di interazione da raccontare con peculiarità uniche al mondo; passando per il gorgo di Santa Rosalia su Monte Pellegrino, piccolo specchio d’acqua che fu il luogo dove Hutchinson gettò le basi per lo sviluppo dell’attuale teoria della Biodiversità; e naturalmente escursioni con la barca Lisca Bianca lungo la costa palermitana per osservare l’interazione tra le aree a contatto con la RNO di Monte Pellegrino e quelle a contatto con la città come le zone portuali e la costa sud della città.

Il laboratorio didattico “Palermo e il mare: alla scoperta della biodiversità. Interventi formativi per nuove visioni del reale”, «PFP – Progetti Formativi Personalizzati con Budget Educativi» è stato finanziato all’interno del «Bando Adolescenza – 2° fase» emanato dall’Impresa sociale «Con i Bambini». Soggetto Responsabile del Progetto: «Rete dell’Economia Sociale Internazionale – ResInt»
Ente co-gestore: Associazione Lisca Bianca – Palermo